Fra i più antichi antecedenti di
questo piatto vi è la pasta al parmigiano descritta sul Liber de
coquina, curato da un anonimo italiano vissuto nel XIV° secolo e fra
i più antichi libri di cucina medievale.
Altrettanto longeva è la ricetta dei
makerouns contenuta nel Forme of cury, pubblicato sul finire dello
stesso secolo. Tale piatto consisteva in una pasta fresca tagliata a
mano e condita con una miscela di burro fuso e formaggio. La prima
vera e propria ricetta dei maccheroni al formaggio apparve però nel
libro di Elizabeth Raffald dal titolo The Experienced English Housekeeper,
uscito nel 1769. La ricetta della Raffald consisteva in una
besciamella con formaggio Cheddar (detta anche salsa Mornay) che
doveva essere mescolata con maccheroni e poi cosparsa di parmigiano
ed infine cotta fino a diventare spumosa e dorata.
I maccheroni al formaggio divennero
noti negli odierni Stati Uniti grazie al presidente Thomas Jefferson
che, dopo aver scoperto la pietanza a Parigi assieme al suo chef e
servitore James Hemings, decise di conservare la ricetta per
prepararla nella sua villa a Monticello, in Virginia.
Jefferson
disegnò anche uno schizzo della pasta e scrisse note dettagliate sul come cucinarla. La preparazione odierna di questo
piatto prevede che i maccheroni vengano bolliti, conditi con formaggi
a piacere fra cui Cheddar (un formaggio tipico britannico), Gruviera
(un formaggio tipico svizzero), Gouda (un formaggio tipico olandese)
e Havarti (un formaggio tipico danese), messi in casseruola ed
infornati. A volte il condimento al formaggio viene mescolato con la
besciamella (introdotta nella ricetta dalla su citata Elizabeth
Raffald). Alcuni preferiscono utilizzare altri tipi di pasta per
preparare la ricetta fra cui conchiglie, rigatoni o spaghetti. I
maccheroni al formaggio possono, comunque, contenere altri ingredienti fra cui
pangrattato, carne e verdure.
Among the oldest antecedents of this dish there is the parmesan pasta described on the Liber de coquina, edited by an anonymous Italian who lived in the 14th century and one of the oldest medieval cookbooks.
Equally long-lived is the recipe for makerouns contained in the Forme of cury, published towards the end of the same century. This dish consisted of a fresh pasta cut by hand and seasoned with a mixture of melted butter and cheese. The first real recipe of macaroni with cheese appeared, however, in Elizabeth Raffald's book entitled The Experienced English Housekeeper, published in 1769. Raffald's recipe consisted of a bechamel with Cheddar cheese (also called Mornay sauce) which was to be mixed with macaroni and then sprinkled with parmesan and finally cooked until it becomes frothy and golden.
Macaroni with cheese became known in today's United States thanks to President Thomas Jefferson who, after discovering the dish in Paris together with his chef and servant James Hemings, decided to keep the recipe to prepare it in his villa in Monticello, Virginia.
Jefferson also drew a sketch of the pasta and wrote detailed notes on how to cook it. Today's preparation of this dish requires that the macaroni are boiled, seasoned with cheeses to taste including Cheddar (a typical British cheese), Gruviera (a typical Swiss cheese), Gouda (a typical Dutch cheese) and Havarti (a typical Danish cheese ), put in a saucepan and put in the oven. Sometimes the cheese dressing is mixed with the béchamel sauce (introduced in the recipe by the aforementioned Elizabeth Raffald). Some prefer to use other types of pasta to prepare the recipe including conchiglie, rigatoni or spaghetti. The macaroni with cheese may, however, contain other ingredients including breadcrumbs, meat and vegetables.