La vostra è una realtà aziendale
giovane ma già affermata. Come nasce l'idea del Pastificio Caterina
? E perché avete scelto questo nome ?
Abbiamo deciso nel 2014 di dar vita al
pastificio seguendo un'antica tradizione contadina della famiglia di
mia Nonna Caterina, dedita alla coltivazione del grano in una zona
collinare a quasi 1000 metri sul livello del mare, poco distante da
Lagonegro. E' così che nasce Caterina, la “pasta dall'antica
giovinezza”.
Qual è stato il primo formato di pasta
prodotto ?
Ci piacciono le sfide ardue, siamo
andati subito al sodo con un formato abbastanza complesso per la sua
importanza di mercato, il Pacchero Liscio, tipico della tradizione
campana, ma apprezzato molto anche in Basilicata dove viene cucinato
con il baccalà ed i peperoni cruschi di Senise I.G.P.
Qual è il suo formato di pasta
preferito e perché ?
In questi anni di produzione e di
costante attenzione alla ricerca delle evoluzioni tecnologiche
applicate alle trafile, devo ammettere di aver maturato una passione
verso lo Gnocchetto Sardo, consistente, croccante, con un'ottima
tenuta di cottura, rilascio dell'amido eccellente, oltre ad avere una
versatilità che lo rende unico in quanto si adatta a tutti i tipi di
condimenti.
Dove viene coltivato il grano duro
utilizzato per la produzione della vostra pasta ?
Il grano duro viene coltivato in
Basilicata ed in Puglia, principalmente nella fascia che si
“accavalla” tra le due regioni, e macinato dal Molino Mininni di
Altamura.
Cosa rende “unica” la vostra pasta
?
Sicuramente la stabilità data dalla
cottura, frutto di studio assiduo verso i modelli di essiccazione di
ogni singolo formato, mai banale, leggera alla digestione, difformitÃ
ed irregolarità nel taglio sotto la trafila che sono indice di vera
produzione artigianale, oltre ad essere un valore aggiunto.
Sceglierebbe come testimonial del brand
“Pastificio Caterina” uno chef stellato poco propenso all'uso dei
social network oppure un food blogger improvvisato con milioni di
follower ?
Credo fermamente che un prodotto
artigianale abbia bisogno di maggiore ascolto, di essere raccontato
più che di sponsorizzazioni o di essere veicolato da personaggi
noti; necessitano più assaggi mirati che follower.
Oggi quanto dovrebbero contare, per
un'azienda dell'industria alimentare, i concetti di sostenibilitÃ
ambientale, tracciabilità della filiera e di educazione al
non-spreco alimentare ?
Questi sono i tre concetti su scala
globale che il nostro Paese, culla della dieta mediterranea, elegge
come punti cardine. Penso fermamente siano di assoluta importanza per
un'azienda alimentare del terzo millennio.
Cosa si aspettano dal vostro pastificio
i vostri più fedeli clienti ?
Oggi, a distanza di 6 anni dalla
nascita, notiamo una maggiore attenzione e passione verso il nostro
operato, con domande più frequenti ed attinenti al settore della
pasta artigianale, alla eventualità di aggiungere nuovi formati, e/o
produzioni con semole differenti, ma anche conferme maggiori arrivano
dal settore ristorativo, con collaborazioni proficue avviate con
importanti chef.
Qual è il vostro principale mercato di
riferimento ?
Il core-business è la ristorazione di
ogni ordine e grado, che sappia apprezzare le peculiarità di un
prodotto artigianale e, sicuramente, anche un pubblico edotto sul
livello formativo culinario, oltre che le gastronomie e piccole
botteghe d'Italia, e da non molto anche i privati cittadini che
acquistano sempre più frequentemente tramite il nostro sito
e-commerce.
La vostra sede è a Lagonegro, piccolo
comune della provincia di Potenza ed obbligatoria stazione di scambio
dell'antica ferrovia Calabro-Lucana. In che modo la vostra azienda
collabora nella promozione del territorio e delle eccellenze
regionali ?
La vecchia linea ferroviaria, ormai
dismessa, è stata trasformata, di recente, in pista ciclabile ed ora
è fruibile a tutti. Ha in sè una chiave di lettura di “antica
giovinezza” proprio come la Pasta Caterina in quanto mette in
comunicazione non solo a livello territoriale le persone, ma mette in
movimento un vero e proprio meccanismo per il quale lo scambio
interculturale tra regioni ha una caratura abbastanza rilavante. Dal
mio canto promuovere attività di amici e di colleghi produttori
trovo sia la migliore risposta semplificata a quanti affermano di
fare rete, nel senso commerciale e nel senso abitudinario di
interscambio su tutti i piani promozionali del territorio, tanto
lucano quanto calabrese, considerando che si attraversano due parchi
Nazionali (Pollino e Val d'Agri - Lagonegrese).
I vostri progetti futuri.
Stiamo lavorando alacremente insieme ad
un team di giornalisti ad un progetto che riguarda la pasta a
360°...Stay Hungry, Stay Pasta Caterina (cit. ndr)
In the territory of the Valle del Noce, in the south-western part of the province of Potenza, on the border with the south-eastern sector of the province of Salerno, a young artisan pasta factory has been operating for some years and already established on the market for the quality of the pasta produced. The name of the company is Pastificio Caterina. The owner, as well as master pasta maker, is Pietro Claudio Labanca, passionate producer, traditionalist but, at the same time, eclectic and innovator. We asked him our questions.
We decided in 2014 to start the pasta factory following an ancient peasant tradition of my Nonna Caterina's family, dedicated to the cultivation of wheat in a hilly area almost 1000 meters above sea level, not far from Lagonegro. This is how Caterina was born, the "pasta from ancient youth".
What was the first shape of pasta produced?
We like arduous challenges, we went straight to the point with a fairly complex shape for its market importance, the Pacchero Liscio, typical of the Campania tradition, but also very appreciated in Basilicata where it is cooked with cod and Senise bran peppers IGP
What is your favorite pasta shape and why?
In these years of production and constant attention to the research of the technological evolutions applied to the dies, I must admit that I have developed a passion for the Sardinian Gnocchetto, consistent, crunchy, with excellent cooking resistance, excellent starch release, as well as have a versatility that makes it unique in that it adapts to all types of condiments.
Where is the durum wheat used for the production of your pasta grown?
Durum wheat is grown in Basilicata and Puglia, mainly in the belt that "overlaps" between the two regions, and ground by the Molino Mininni di Altamura.
What makes your pasta "unique"?
Certainly the stability given by cooking, the result of constant study towards the drying models of each single format, never trivial, light on digestion, discrepancies and irregularities in the cut under the die which are an indication of true craftsmanship, as well as being an added value.
Would you choose as a testimonial of the "Pastificio Caterina" brand a starred chef who is not very inclined to use social networks or an improvised food blogger with millions of followers?
I firmly believe that an artisan product needs more listening, to be told more than sponsorships or to be conveyed by well-known personalities; they need more targeted tastings than followers.
How much should the concepts of environmental sustainability, traceability of the supply chain and education in non-food waste count for a company in the food industry?
These are the three concepts on a global scale that our country, the cradle of the Mediterranean diet, elects as key points. I firmly believe they are of absolute importance for a food company of the third millennium.
What do your most loyal customers expect from your pasta factory?
Today, 6 years after its birth, we notice a greater attention and passion towards our work, with more frequent questions relating to the artisanal pasta sector, to the possibility of adding new formats, and / or productions with different groats, but also greater confirmations come from the restaurant sector, with fruitful collaborations started with important chefs.
What is your main target market?
The core business is catering of every order and degree, which knows how to appreciate the peculiarities of a handmade product and, certainly, also a public educated on the culinary training level, as well as the delicatessens and small shops of Italy, and not long ago even private citizens who purchase more and more frequently through our e-commerce site.
Your headquarters is in Lagonegro, a small town in the province of Potenza and a mandatory exchange station for the ancient Calabro-Lucana railway. How does your company collaborate in promoting the territory and regional excellence?
The old railway line, now disused, has recently been transformed into a cycle path and is now accessible to all. It has in itself a key of reading of "ancient youth" just like Pasta Caterina in that it connects people not only at a territorial level, but sets in motion a real mechanism by which the intercultural exchange between regions has a caliber quite striking. For my part, promoting the activities of friends and fellow producers I find it the best simplified answer to those who claim to network, in the commercial sense and in the habitual sense of exchange on all promotional plans in the area, both Lucanian and Calabrian, considering that two national parks (Pollino and Val d'Agri - Lagonegrese).
Your future plans.
We are working hard together with a team of journalists on a 360 ° pasta project ... Stay Hungry, Stay Pasta Caterina (cit. Ed)