I passatelli sono uno dei piatti poveri
e classici dell'Emilia Romagna e la loro origine, anche se non ben
definita e documentata, รจ legata alla vita rurale del territorio
romagnolo.
I passatelli venivano realizzati e
consumati nelle occasioni speciali e durante le feste, ad esclusione
del Natale, durante il quale si consumavano i cappelletti in brodo.
Citati per la prima volta nel
ricettario del Pellegrino Artusi, i passatelli discendono
probabilmente dalla "tardura" (definita anche
"stracciatella"): una minestra di uova, formaggio e
pangrattato, ricordata da Michele Placucci, storico e scrittore
forlinese, tradizionalmente servita alle puerpere.
La versione romagnola col tempo arriva
anche in Emilia ed รจ a Modena che, con alcuni accorgimenti alla
ricetta originale, tale piatto cambia risultando leggermente piรน
raffinato e saporito.
I passatelli nascono dunque in
campagna, dove l’azdora (eterna "reggitrice" della cucina e della casa nelle famiglie contadine) li prepara nella loro forma autentica
utilizzando uno strumento particolare, noto con il nome di “ferro
per i passatelli”.
Tale strumento nel tempo รจ scomparso
ed al suo posto viene usato lo schiaccia patate a buchi larghi.
La ricetta originale romagnola, dove
vengono chiamati “passadei”, prevede l’uso del pane, che col
tempo รจ divenuto pan grattato, di grana padano grattugiato, uova e
scorza di limone per insaporirlo.
Oggi al posto della scorza di limone si usa la noce moscata, ma alcuni chef, per conservare la freschezza del limone, non eliminano la scorza e la aggiungono comunque alla noce moscata.
Oggi al posto della scorza di limone si usa la noce moscata, ma alcuni chef, per conservare la freschezza del limone, non eliminano la scorza e la aggiungono comunque alla noce moscata.
La versione modenese invece utilizza,
al posto del grana padano, il parmigiano reggiano ritenuto molto piรน
saporito.
I passatelli sono nati originariamente
in brodo, ma col tempo, e grazie alla creativitร di alcuni chef, รจ
possibile trovarli anche asciutti abbinati a ricchi ragรน di carne o
pesce.
Lo scrittore e giornalista riminese
Michele Marziani dice che “chi ha avuto la fortuna di essere
bambino in una famiglia dove i passatelli erano di casa, la memoria
la conserva nel naso”.
Questo piatto tipico รจ particolarmente diffuso anche nelle Marche.
Passatelli are one of the poor and
classic dishes of Emilia Romagna and their origin, although not well
defined and documented, is linked to the rural life of the Romagna
area.
The passatelli were made and consumed
on special occasions and during the holidays, with the exception of
Christmas, during which the broth cappelletti were consumed.
Cited for the first time in the
Pellegrino Artusi famous recipe book, passatelli are probably descended from
the "tardura" (also called "stracciatella"): a
soup of eggs, cheese and breadcrumbs, remembered by Michele Placucci,
historian and writer from Forlรฌ, traditionally served at
puerperas .
Over time, the Romagna version also
arrives in Emilia and it is in Modena that, with some tricks to the
original recipe, this dish changes resulting to be slightly more
refined and tasty.
Passatelli are therefore born in the
countryside, where the azdora (ancient housewife of peasent families of Romagna) prepares them in their authentic form using
a particular tool, known as the "ferro per i passatelli".
Over time this tool has disappeared and
the potato-squeezer with large holes is used instead.
The original Romagna recipe, where they
are called "passadei", involves the use of bread, which
over time has become breadcrumbs, grated Grana Padano cheese, eggs
and lemon zest to flavor it.
Today, instead of lemon zest, nutmeg is
used, but some chefs, to preserve the freshness of lemon, do not
remove the zest and add it to nutmeg anyway.
The “modenese version” uses,
instead of Grana Padano, the Parmesan cheese, considered much
tastier.
The passatelli were originally born in
broth, but over time, and thanks to the creativity of some chefs, it
is also possible to find them dry combined with rich meat or fish
ragouts.
The Rimini writer and journalist
Michele Marziani says that "those who have had the good fortune
of being a child in a family where passatelli were at home, remember
it in the nose".
This typical dish is particularly
widespread also in the Marche.