Ci sono luoghi che profumano di semola, la città campana di Gragnano è l'officina per eccellenza dove tale materia prima si trasforma, diventa poesia, prende forma. 28 Pastai è un piccolo pastificio artigianale situato a picco sulla Valle dei Mulini di Gragnano. All'inizio dell'800, la sorgente Forma alimentava 28 Mulini, ed in piena armonia sorgevano 28 Pastifici. L’esperienza dei primi è diventata la forza dei secondi. Quel preciso momento ha ispirato il nome di questo pastificio che punta tutto sulla qualità. Abbiamo intervistato in esclusiva per voi Elena Elefante, CEO di Kylia Lab e del marchio 28 Pastai.
Come e quando nasce l'idea del pastificio artigianale 28 Pastai ?
28 Pastai è nata dalla volontà di recuperare e valorizzare la più autentica tecnica di produzione gragnanese. Un progetto ispirato da due desideri: uno più emozionale e personale, che mi ha trasmesso il mio papà, di riportare nello storico edificio dove viviamo e lavoriamo, che agli inizi del ‘900 era il Molino e Pastificio Emidio Di Nola, la produzione di pasta. L’altro da un progetto di ricerca agroalimentare e storico-culturale durato più di un anno grazie ai consigli raccolti dalle famiglie dei 28 pastai e pastaie gragnanesi,
Qual è stato il primo formato di pasta prodotto e perchè ?
I Paccheri. Perché rappresentano il simbolo della pasta gragnanese e una sfida per tutti i pastai, oltre ad essere un formato voluminoso che, se non realizzato a regola d’arte, tende a spaccarsi e a perdere elasticità.
Dove viene coltivato il grano duro utilizzato per la produzione della vostra pasta ?
28 Pastai è prodotta con una miscela esclusiva personalizzata (da Zara Cereali) ottenuta dai migliori grani duri 100% italiani delle colline Frentane, tra Abruzzo e Molise, per produrre una pasta di grande qualità, sana e sicura. Il grano per la semola proviene da campi coltivati con il metodo zero pesticidi, quindi senza utilizzo di glifosato.
Cosa rende la vostra "n'ata pasta" ?
Il segreto della vera pasta IGP di Gragnano è l’acqua della sorgente Forma che sgorga nei Monti lattari e arriva nella Valle dei Mulini, ma anche la tecnica di lavorazione che abbiamo recuperato grazie ai consigli raccolti dai 28 pastai e pastaie gragnanesi o dai loro discendenti. Grazie alla collaborazione con diversi chef stellati 28 Pastai è stata progettata e testata per resistere alle moderne tecniche di cottura grazie alle sue caratteristiche: elevata resistenza, tenuta in cottura, tenacità, ridotto rilascio di amido. La nostra la pasta ha un profumo, un sapore e un colore unici che aiutano a riscoprire il gusto più autentico della vera pasta di Gragnano.
Quanto puntate e quanto continuerete a puntare sul packaging creativo quale leva promozionale della vostra pasta ?
Il pack non è solo il risultato di un progetto di ricerca creativa ma è l’interfaccia dell’identità e dei valori della nostra pasta. Non solo, quindi, un aspetto grafico, ma un modo di presentarsi. 28 Pastai è confezionata a mano in un elegante e pratico pack 100% compostabile su cui è riportata la storia di uno dei 28 pastai. Il packaging è 100% sostenibile carta e bioplastica riciclabile nella carta ed è dotato di un pratico cono dosatore con un comodo sistema apri e chiudi.
Quali sono i vostri principali canali di vendita ?
Horeca, Normal trade, cioè i migliori negozi tradizionali, le botteghe gourmet.
L'Art.13 del Manifesto della nostra comunità così recita: "La Compagnia si impegna a tramandare le ricette di pasta semplici e buone della tradizione italiana". Quanto lo condividete e quale ricetta semplice vorreste gli chef preparassero con la vostra pasta ?
Condividiamo pienamente l’art 13 che potrebbe essere anche il nostro Manifesto. La ricetta che vorremmo vedere nei menù di tutti gli chef che cucinano la nostra pasta è il famoso Scarpariello con ziti tagliati. Un sugo a base di pomodorini freschi la cui origine sembra sia legata all'attività degli "scarpari", ovvero i calzolai, che durante la pausa pranzo mangiavano la pasta condita con la salsa di pomodoro avanzata dalla domenica.
Ogni vostro lotto di pasta ha la sua storia. Cosa intendete promuovere quando vi riferite alla tecnologia "blockchain" ?
Come ho detto in occasione dell’assegnazione del Premio Food 2022 come prodotto più innovativo il nostro progetto per la prima volta nel mondo della pasta mette il consumatore e non il prodotto al centro del processo produttivo consentendogli non solo di avere le informazioni su tutto il processo produttivo, grazie alla collaborazione con Authentico che ci fornisce la tecnologia, ma di poterle verificare personalmente all’insegna della massima trasparenza. 28 Pastai, nel rispetto di una delle tradizioni produttive del Made in Italy più antiche e apprezzate al mondo, quella di Gragnano, infatti, propone un nuovo modo di intendere la pasta e più in generale l’alimentazione in cui il consumatore, con la sua scelta di acquisto, diventa protagonista di un mondo più sostenibile.
Qual è la vostra maggiore ambizione per il futuro ?
Portare 28 Pastai sulle tavole del maggior numero di ristoranti in Italia e nel mondo e di tutte le persone che amano la pasta e a cui piace mangiare bene e sano.