Fileja: i veri maccheroni con origini calabresi

La fileja è un tipo di pasta che appartiene alla tradizione gastronomica calabrese, con particolare riguardo alla zone del vibonese, ma, in generale, a tutta le regione con diverse denominazioni. Era talmente diffusa in Calabria nei secoli scorsi che i viaggiatori stranieri dell'Ottocento ne facevano menzione nei loro diari di viaggio. Comunque già intorno all’anno 1000 si produceva nel meridione d'Italia un tipo di pasta secca lavorata in filamenti che aveva il nome arabo di itriyahE' un formato di pasta dalla forma allungata e ricurva, generalmente realizzata con semola di grano duro e acqua. La sua dimensione è di circa 10/12 cm di lunghezza, e si presenta come una fettuccina attorcigliata su se stessa

La preparazione anticamente era manuale: la pasta veniva "filata" ed attorcigliata attorno ad una bacchetta detta "virgula", cioè piccola verga, ottenuta dal fusto (culmo) della disa, una pianta selvatica, detta "gutamara". Nei tempi moderni si è soliti adoperare un ferro da calza. La principale preoccupazione quando si produce questa pasta è la consistenza dell’impasto; è fondamentale che non sia troppo umido, in modo che non si attacchi all’asta di metallo quando viene steso.

In genere i fileja, come vuole la vera tradizione calabrese, sono accompagnati da sughi succulenti a base di carne di capra e maiale, con il Pecorino del Monte Poro o Crotonese grattugiato e salse a base di Nduja di Spilinga o fagioli e salsicce. I fileja, nel resto della Calabria, sono anche denominati, a seconda della zona, Maccarruni i casa, Maccaruni aru firriattu (al ferretto), Strangugghi, Filateddri, Filareddri Maccheroni calabresi.

Durante la stagione estiva nella provincia di Vibo Valentia si svolgono diversi eventi e sagre per celebrare i Fileja.